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La condivisione dei file di Windows: come funziona

Descrizione guida
La condivisione files e stampanti di Microsoft è un sistema utile ma anche molto pericoloso. Per gestire bene le implicazioni di sicurezza occorre avere ben chiari quali sono i sistemi che sottendono a questa tecnologia, e quali sono le modalità di trasporto sulla rete di questi servizi.
Autore guida
Andrea Beggi
Sezione guida
Tecnologia
 
La condivisione files e stampanti di Microsoft è un sistema utile ma anche molto pericoloso. Per gestire bene le implicazioni di sicurezza occorre avere ben chiari quali sono i sistemi che sottendono a questa tecnologia, e quali sono le modalità di trasporto sulla rete di questi servizi.

NetBIOS.
Tutto è iniziato da un protocollo nato in IBM con l’intento di condividere files su di una piccola LAN. All’inizio NetBIOS funzionava su diversi protocolli, e non è stato pensato per scalare verso reti di grosse dimensioni. I primi passi di Microsoft verso il networking sono stati fatti con questo protocollo, che quindi si è diffuso su tutte le reti. In Win9X le porte assegnate alla condivisione sono le 135, 137, 138, 139.

TCP/135 – RCP. Questa porta è intrinsecamente pericolosa, poiché RPC è l’acronimo di “Remote Procedure Calls”, che veicola le richieste per i servizi residenti su macchine remote. Il servizio RCP funziona da tramite tra la macchina che fa la richiesta e la macchina che la riceve. Le richieste vengono ascoltate da un “end-point mapper service” che alloca dinamicamente una porta per fornire il servizio. Il meccanismo è simile all’RCP che si trova in *NIX,e sebbene non sia tecnicamente un servizio di sharing, è legato strettamente al networking di Windows.

UDP/137 – NetBIOS Name Service. Questa porta viene usata per la risoluzione dei nomi su NetBIOS. Ha la stessa funzione di DNS o di RARP. Tutti e tre i servizi ritornano un indirizzo IP: da un nome NetBIOS, da un nome DNS o da un indirizzo MAC.

UDP/138 – NetBIOS Datagram Service - serve per popolare la lista delle macchine visualizzate tramite “Sfoglia la rete”.

TCP/139 – NetBIOS Session Service - la porta più conosciuta, su cui vengono trasferiti i files tramite TCP. Su questa porta vengono stabilite le NULL session, e su di essa si appoggia la condivisione files e stampanti di Windows. E’ la prima porta che deve essere chiusa per mettere in sicurezza un sistema Windows.

All’inizio NetBIOS non era così pericoloso, perché era bindato al protocollo NetBeui. NetBeui non è routabile, quindi non è in grado di uscire dai confini della rete locale, il che rende i problemi di sicurezza più limitati.

NetBIOS over TCP/IP
Questa situazione è improvvisamente cambiata quando Microsoft ha cominciato a bindare NetBIOS al TCP/IP. Questo binding è chiamato NBT. Quindi un protocollo che aveva dei problemi di sicurezza ma era confinato alla rete locale, ha ricevuto una spinta che lo ha lanciato su Internet, amplificando i problemi ad esso legati.
In sostanza l’unica protezione per le condivisioni di file e stampanti esposte su internet è la forza della password associata alla risorsa.

Condivisione File e stampanti.
Questo è un servizio che può essere attivato e disattivato, un demone che utilizza come trasporto uno dei sistemi visti in precedenza. NetBIOS over NetBeui o NetBIOS over TCP/IP (o SMB over TCP nel mondo *NIX)
I sistemi di trasporto mettono in comunicazione i servizi (sul server) con le richieste che ad essi vengono fatte (dal client).

Per rendere sicura la macchina è sufficiente disabilitare la condivisione file e stampanti via TCP/IP sull’interfaccia di rete esposta ad Internet.

Condivisione file e stampanti è una cosa completamente separata da NetBIOS o dal NetBIOS over TCP/IP. E’ possibile disabilitare questi ultimi ma continuare ad usare la condivisione.

In Windows 2000/XP la condivisione dei file funziona in modo diverso.
La prima differenza è l’uso della TCP/445 in alternativa alle solite 137-139. Il protocollo SMB è stato riscritto in modo che giri direttamente sopra il TCP, per eliminare la dipendenza da NetBIOS, che può adesso essere completamente disabilitato. Il nome dato da MS al sistema è “direct hosting” dell’SMB. Questo permette di avere uno stack meno “disordinato”, e di appoggiarsi completamente al DNS per la risoluzione dei nomi.
Tutte le funzioni che prima venivano fatte dalla 137-139 ora sono sulla 445, e anche questa porta deve ricevere le attenzioni degli addetti alla sicurezza.
Uno dei vantaggi principali di “direct hosting” su NetBIOS è l’utilizzo di DNS per la risoluzione dei nomi. NetBIOS risolve i nomi tramite broadcast e manca di scalabilità, mentre DNS è uno standard che usa uno spazio dei nomi gerarchico, che scala bene verso la dimensione di Internet.

Connettendosi ad un sistema Win2000/XP che ha attivati sia NetBIOS over TCP/IP sia il “direct hosting”, utilizzando una macchina che li usa entrambi, saranno tentati entrambi i metodi. Il servizio che risponde per primo sarà quello utilizzato per lo scambio, mentre l’altra connessione sarà terminata con un TCP RST.



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